Mascherina sì, ma trendy e griffata

di Monica Melotti

E’ diventato parte di noi, il kit mascherina&guanti , in tempo di Coronavirus, accompagna le nostre uscite da diversi  mesi e lo farà ancora per molto tempo. E siccome la mascherina chirurgica, di colore azzurro o bianco, non è proprio bella da vedere, il fashion system si è messo subito all’opera per creare un accessorio carino. Sui social spopolano mascherine di tutti i tipi, griffate e no. Le prime a indossare la mascherina in tempi non sospetti sono state: la pop star Billie Eilish, che ai Grammy Awards, a fine gennaio, ne indossò una di Gucci (inconsapevole Cassandra di quello che sarebbe accaduto a breve negli Usa) e l’onorevole Maria Teresa Baldini, medico di lunga data e conscia del pericolo imminente, che il 21 febbraio si presentava alla Camera con il volto coperto dal presidio chirurgico scatenando l’ironia dei colleghi.  A distanza di pochi giorni non c’è stato politico o persona che non si sia presentato in pubblico munito di mascherina e dal 24 aprile il presidio è diventato obbligatorio anche per i ministri e parlamentari che prenderanno la parola alla Camera.

La stilista Marine Serre ha creato mascherine da abbinare all’abito

Le mascherine del progetto MonniFaceMask di Monica Sarti

Il nuovo must-have griffato

La fantasia per creare mascherine fashion si è scatenata, si va da quelle costose e griffate a quelle a prezzi molto più contenuti fatte da piccoli laboratori artigianali.  Partiamo dalla maschera anti-inquinamento di Fendi 190 euro, in seta griffata, andata in sold out in pochi giorni, a quella super stylish, coordinata con il vestito, di Marine Serre, 290 euro, che l’ha presentata durante la Fashion week di Parigi. L’imprenditrice/cantante, Elettra Lamborghini, invece, regala una mascherina leopardata a chi acquista un capo della sua collezione. Molto apprezzate dalle top influencer, tra cui Chiara Ferragni, le mascherine realizzate dall’artista Etai Drori di Los Angeles, che ha usato gli asciugamani di Louis Vuitton e la tela monogram per creare cloth mask molto originali. La stilista Chiara Boni, dopo il lancio della t-shirt unisex Limited Edition “Smile for Italy”, ha lanciato delle mascherine coordinate  ai due modelli di t-shirt in bianco e nero, già disponibili in Italia dal mese di marzo. Le ha anche realizzate nel suo jersey iconico: 100% lavabili, declinate nelle varianti animalier SS20 Chiara Boni La Petite Robe  . Per ogni mascherina venduta, 1 euro/dollaro sarà sempre devoluto in favore delle Organizzazioni scelte dal brand. Sia le t-shirt (create anche per la Spagna e gli Usa) che le mascherine sono vendute in esclusiva online su (www.chiaraboni.com ).

Le mascherina di Etai Drori che ha usato gli asciugamani di Louis Vuitton

Le mascherina di Etai Drori che ha usato gli asciugamani di Louis Vuitton

Mascherine artigianali

Ma ci sono copri mascherine trendy decisamente più a buon mercato. E’ il caso del brand Le Pandorine che realizzato il progetto MAP, Masque a Porter, ovvero le mascherine parlanti e ironiche, lavabili in lycra, sia per uomo che per donna (17 euro).  Conosciuto per le sue frasi divertenti sulle borse, ora le troviamo sulle mascherine: ‘Torneranno i tempi in cui l’unica cosa contagiosa sarà la risata’, ‘Io non sogno, progetto realtà alternative’, ‘Se insisti e persisti raggiungi e conquisti ‘e ‘Stronger than ever’, stampate su tessuti animalier, camouflage, vichy o a stelline (www.leapandorine.it ). Mascherine vintage sono quelle proposte da Trovailtempo Atelier dei Sogni di Milano,  specializzato in oggettistica, arredamento e tessile di gusto francese. Le mascherine in cotone tnt sono realizzate in Italia da Blanc  Mariclò, disponibili per adulti e bambini. (www.trovailtempoatelierdeisogni.com ). Il Laboratorio Marzoline di Milano ha realizzato copri-mascherine in seta (da 12 euro, di cui una percentuale del ricavato viene donato agli ospedali lombardi) adattabili a quelle classiche chirurgiche e quelle con valvola, create in 10 stampe diverse e lavabili. Sono inoltre personalizzabili con il ricamo, a mano, di 2 iniziali.  (www.marzoline.com ).  Interessante il progetto MonniFaceMask, nato da un’idea di Monica Sarti che per realizzare le mascherine  ha utilizzato i tessuti e le fantasie impiegati per la produzione delle sciarpe di Faliero Sarti. Le mascherine, realizzate in cotone, seta, cashmere e modal , sono in vendita con il proprio porta-mascherina sul sito www.falierosarti.com . Artigianali anche quelle dell’Atelier Sabelle di Firenze, abituato a creare capi vintage, rimodellati e impreziositi con tessuti e ricami, ha impiegato la stessa artigianalità per realizzare originali copri-mascherine. Importante una raccomandazione: le mascherine fashion non sono sicure dal punto di vista medico e andrebbero sempre usate sopra quelle chirurgiche.

Mascherine e guanti per futuri sposi

Maggio era il mese delle spose, ma in tempo di Coronavirus anche i matrimoni vengono rimandati. Secondo dati riportati dall’agenzia Agi, sono 17 mila i matrimoni cancellati tra marzo e aprile, 50 mila quelli  che salteranno tra maggio e giugno. E così oltre all’abito si pensa anche alla mascherina. Il fashion brand My Boutonnière, nato da progetto di Antoinette Petruccelli, specializzato nel creare cravatte, fiori e foulard preziosi da un oggetto dimenticato che prende nuova vita, ha realizzato la mascherina per la sposa, e non solo, in fiori di seta bianchi o colorati, un accessorio molto chic ed elegante. (www.myboutonniere.com    ). L’Atelier Tosetti di Como, specializzato in abiti nuziali, ha creato occhiali, guanti, copri-mascherina e schermi protettivi in “limited edition”. «L’idea di realizzare questi oggetti personalizzati è nata da una riflessione sulle mie spose», dice Monica Gabetta Tosetti, fashion stylist. «I matrimoni di maggio sono stati rimandati, ma da giugno in avanti si riprenderà con le prove dell’abito nuziale. Così ho creato per i futuri sposi, e non solo, mascherine in pizzo, guanti in lattice con del pizzo o un fiore applicabile e occhiali protettivi. Le mascherine sono rigorosamente in seta, sanificabili e all’interno hanno una membrana protettiva. I guanti in lattice monouso hanno un accessorio fashion removibile, da applicare su altri guanti, gli occhiali altamente protettivi hanno un design accattivante. Tutti gli accessori sono stati creati da un’azienda farmaceutica e quindi la protezione è garantita». (www.tosettisposa.it ).

(Fonte: IlSole 24 ore)

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