Il make up maschile, una tendenza in crescita

di Monica Melotti

Sarà stata la crescita delle dirette via zoom in tempo di lockdown, che ancora continuano, sarà stata la voglia di apparire al meglio con un viso senza macchie, rossori e occhiaie, ma le vendite di cosmetici per il make up maschile hanno avuto una notevole impennata. A dominare il mercato è il brand americano Stryx, un marchio di cosmetici per uomini, che ha da poco concluso un accordo con la catena farmaceutica CVS per avere spazio negli scaffali, diventando così il primo marchio del suo genere a ottenere un lancio nazionale. Le conferme però della crescita del make up for men arrivano anche da altre fonti. Durante il lockdown, le ricerche su tutorial di trucco maschile sono aumentate, sostenute anche dall’ossessione per i selfie e dall’avanzare della You Tube Generation. Secondo i dati del gruppo NPD, che analizza le tendenze di mercato, gli uomini l’anno scorso hanno rappresentato una piccola parte dei 7,6 miliardi di dollari americani spesi in cosmetici, ma entro il 2022, la percentuale cambierà e sempre più uomini, anche meno giovani, saranno propensi a compare prodotti per il make up, soprattutto nei drugstore e on line.

Una cultura genderless

Il legame tra uomo e trucco è una storia antica, basti pensare ai faraoni dell’Antico Egitto con gli occhi bistrati dall’eyeliner, agli antichi romani che usavano i cosmetici, agli aristocratici europei alla corte del Re Sole con i volti incipriati e le pomette. All’inizio del ‘900, troviamo il bel Rodolfo Valentino perfettamente truccato, con l’eyeliner per esaltare l’occhio tenebroso e le labbra leggermente rugiadose. Ma nello star system ci sono diversi esempi: David Bowie, Prince, Boy George, Freddie Mercury, Keith Richards, il chitarrista dei Rolling Stones, che dei suoi occhi bistrati ne ha fatto un marchio di fabbrica e Adam Lambert con il suo caratteristico “guyliner”. Stesso fil rouge anche tra gli attori: Johnny Depp con lo smokey eye più famoso, quello di Jack Sparrow ne “Il Pirata dei Caraibi”, ma sfoggiato anche sui red carpet, così come hanno fatto Jared Leto e Daniel Kaluuya con tanto di fondotinta e mascara. Fino ad arrivare a uno sportivo, David Beckham che sulla copertina di Love Magazine (gennaio 2019) indossava un ombretto verde smeraldo e la matita nera colata sotto l’occhio. L’ascesa del make-up genderless si deve anche ai beauty blogger uomini, come l’inglese Jake-Jamie Ward conosciuto sui social come The Beauty Boy, che ha dato il via al movimento #makeupisgenderless . I truccatori maschili sono diventati famosi con marchi tradizionali come CoverGirl e Anastasia Beverly Hills. In particolare il brand CoverGirl, che ha proprio la parola “girl” nel suo nome, nel 2016 ha scelto come testimonial James Charles, un diciasettenne di New York, che l’anno precedente, aveva aperto un profilo Instagram e un canale YouTube per condividere la sua passione per il trucco. Il trend del make up genderfluid è stato confermato anche dalla sfilata Dior Uomo Winter 2019/20 dove Peter Philips, Direttore della Creazione e dell’Immagine del make up della maison, ha fatto sfilare modelli truccati con la linea di make up Dior Back Stage 2018, prodotti pensati per le donne, ma con formule innovative perfette anche per gli uomini.

I brand del make up maschile

Si parte dal concetto che la maggioranza degli uomini cerca prodotti che diano risultati, senza farli sembrare truccati; e i grandi brand della cosmetica se ne sono accorti. Chanel, nel 2019, ha lanciato “Boy de Chanel”, una collezione essenziale: una matita per le sopracciglia, un balsamo labbra, un fondotinta, due smalti opachi e un set detergente. Oltre al capostipite del makeup for men Stryx, dove il packaging è molto discreto, il concealer sembra una penna stilografica, troviamo altri brand, come: Altr London che per accattivarsi gli uomini nel suo idratante ha aggiunto l’estratto di whisky e War Paint, il cui best seller sono i fondotinta dalle diverse texture e coprenza, ma anche ciprie, lipbalm e bronzer. Da poco, in Italia, è arrivato il brand MMUK Uomo, una linea di make up, in vendita su Asos. Prima di loro, però, ci sono nomi importanti come Giorgio Armani che nel 2016 aveva lanciato Him/Her Lip Care per la linea Armani Prima, Tom Ford e Marc Jacobs. Nella nicchia del makeup for men appaiono anche brand femminili, come Charlotte Tilbury, appena arrivata in Italia con la linea trucco Pillow Talk e l’iconica Magic Cream e Fenty Beauty che hanno creato dei video dedicati agli uomini per dimostrare come i loro trucchi siano talmente versatili da essere adatti sia per la pelle maschile sia per quella femminile. Marchi famosi come L’Orèal ed Estée Lauder, finora, si sono principalmente concentrati sulle linee dello skincare maschile, ma chi può dirlo magari in un prossimo futuro si butterano in questo mercato di nicchia molto interessante.

(Fonte: Il Sole 24 Ore)

Boy de Chanel, una collezione essenziale dedicata all’uomo

Stryx, uno dei primi brand per il make up maschile

Adam Lambert, con il suo caratteristico guy liner

Jamie Ward, beauty blogger, aka The Beauty Boy, che ha dato il via al movimento #makeupisgenderless,

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