Profumi e gioielli
Il profumo, o meglio il suo contenitore, può essere un gioiello. Lo è stato nel passato con flaconi straordinari e iconici e lo è anche adesso con un design futuristico. Ma le maison di gioielleria come hanno interpretato il profumo? Leggi la loro storia
Il profumo può essere un gioiello: prezioso, seducente, ammaliante, lussuoso. In pochi altri ambiti come in quello dei profumi vi è una così stretta corrispondenza tra contenuto e contenitore, tra bottiglia ed essenza, tra materiale e sensoriale. Le maison di haute joaillerie, però, hanno cominciato a creare i loro profumi negli anni Settanta, ispirandosi alle loro linee di gioielli più famose. «I primi flaconi artigianali si rifacevano ai bijoux con i loro vetri intagliati, decorati e colorati come le gemme preziose. All’origine i flaconi erano “galanterie”, oggetti di alto artigianato, che venivano acquistati per la loro manifattura e poi riempiti di preziose fragranze», dice Alba Cappellieri, ordinario al Politecnico di Milano e Direttore del Museo del Gioiello di Vicenza. «E come tali nell’Ottocento li troviamo inseriti sui corpetti, nelle châtelaine insieme ai ditali, forbicine e borsellini, ma è con l’Art Nouveau che il profumo, o meglio il suo contenitore, diventa un’ossessione per artisti che lo considerano un tema di frontiera tra gioiello e accessorio di moda. Da Lalique a Vever, da Emile Gallé a Salvador Dali, i principali artisti e orafi d’inizio Novecento collaborarono con i principali profumieri e maestri vetrai per realizzare flaconi straordinari che contribuirono a rendere iconiche le loro essenze. Hervé Guimard fu tra i primi, all’inizio del XX secolo, a collaborare con un profumiere, disegnando la bottiglia sinuosa per Millot, dal grande René Lalique che nel 1907 progettò alcuni dei più bei flaconi dell’Art Nouveau per Francois Coty, come “Au Coeur des Calices” e “Ambre Antique” e disegnò anche per i migliori profumieri francesi quali Houbigant, Roger& Gallet, D’Orsay, Forvil e Molinard. Arte, design, moda e gioiello intrecciano l’arte profumiera nella creazione di bottiglie che assurgono a opere d’arte, evidenziando e manifestando il valore del contenuto nelle loro preziose sfaccettature. Ma è a partire dagli anni Settanta che le grandi maison del gioiello cominciano a entrare nel mondo della profumeria: Van Cleef&Arpels, Bulgari, Cartier e Tiffany iniziarono ad ampliare la loro offerta includendo anche i profumi insieme ai capolavori della gioielleria internazionale. Nel 1976 Van Cleef & Arpels lanciò la prima gemma olfattiva First, nel 1981 fu la volta di Must di Cartier, nel 1987 Tiffany by Tiffany, nel 1988 Boucheron di Boucheron e nel 1992 Bulgari creò l’iconico Eau Parfumée au Thé Vert, che sta per celebrare il ragguardevole traguardo di un trentennio di successi».
Tiffany
E’ la più importante gioielleria al mondo e la più esclusiva Maison del design in America. All’avanguardia nella cultura fin agli esordi. La prima fragranza, Tiffany by Tiffany, lanciata nel 1987 è un profumo floreale per donna, nel cuore Rosa Taif, Ylang-Ylang, Gelsomino e Mughetto. Il naso è François Demachy mentre la bottiglia è stata disegnata da Pierre Dinand. La Maison ritorna nel mondo delle fragranze nel 2017 con il lancio di una nuova fragranza, Tiffany & Co., è un’eau de parfum creata da Daniela Andrier, maître parfumeur di Givaudan, in collaborazione con Coty. La fragranza evoca il prezioso legame col mondo della gioielleria grazie al fiore di Iris, presente nel cuore. Negli archivi della gioielleria si trovano antichi disegni dedicati a questo emblematico fiore, uno dei primi gioielli fu appunto una spilla a forma di Iris incastonata con granati e zaffiri. Iconico il flacone che s’ispira ai tagli di diamante più preziosi, con un minuzioso lavoro di sfaccettature, mentre il tappo riproduce le linee dell’anello di fidanzamento cult della maison, il Lucida.
Bulgari
Ogni creazione Bulgari è permeata da uno spirito di eccellenza: l’attenzione al dettaglio e la ricerca della qualità assoluta. La maison, nel 1992, lancia la sua prima fragranza Eau Parfumée au thé vert, nata dalla cultura del thé e dal fascino dei rituali di benessere a essa connessi. Fresca, delicata e agrumata allo stesso tempo Eau Parfumée au thé vert coniuga la raffinata nota olfattiva del thé verde con le tipiche fragranze del Mediterraneo come i fiori d’arancio, il bergamotto italiano e il gelsomino.