Il mascara nella storia, dagli anni ’80 al 2010

Continua il nostro viaggio attraverso la metamorfosi del mascara. Da sempre prezioso alleato per enfatizzare lo sguardo, ecco i suoi cambiamenti nel corso dei vari decenni. Ormai è considerato il nuovo index economico del 2020, secondo i dati di Simmons National Consumer Survey, l’anno scorso negli Stati Uniti il mascara è stato utilizzato da oltre 106 milioni di donne.

Anni ‘80

Sono anni di ottimismo, egocentrici, edonisti. Tutto è puntato sul business, al successo, all’apparire. Il made in Italy si afferma sempre più nella moda. E anche il make up è appariscente, le ragazze osano rossetti e ombretti accesi, blush color mattone e occhi bistrati, ombreggiati di nero e blu elettrico, il mascara è applicato in abbondanza sia black sia colorato. Le nuovi amazzoni sono: Bianca Jagger, Jerry Hall , Grace Jones e una giovanissima Madonna, eccessiva in tutto.

Anni 90. Sconclusionati, un meltin’ pot di stili che trae origine da mondi diversi, inizia il minimalismo, una risposta all’edonismo degli anni 80. Un’icona è la modella Kate Moss, magrissima, 44 kg per 1metro e 70, emaciata, con un viso da bambina e un trucco appena accennato, senza mascara. Si punta sulla bocca rossa, lo sguardo passa in secondo piano, un filo di mascara. Negli anni 90 ci sono anche le super model, Linda Evangelista, Naomi Campbell, Cindy Crawford, Claudia Schiffer. «Il trucco è pulito, ma non invisibile, anzi la base è matte e molto incipriata. In questo periodo nasce il No Color mascara di Max Factor, il primo mascara trasparente.

Anni 2000.  Tecnologici, di cambiamenti economici e mondiali, nel 2001 il crollo delle Due Torri,  nel 2002 entra in vigore l’Euro. Il corpo torna a essere atletico e muscoloso, in primo piano pance piatte e addominali scolpiti come Madonna e Britney Spears. Le icone di bellezza sono: Angelina Jolie, Eva Longoria, Scarlett Johansson. Il make up si deve vedere, uso massiccio degli eyeliner, soprattutto in gel, facili da applicare e più duraturi e tanto  tanto mascara anche colorato. Il trucco si declina in diversi finish: effetto matte, shimmer, semi-opaco, traslucido sia per i rossetti che per gli ombretti. «In questi anni nascono le prime estensioni ciglia, fatte in poliestere e nascono anche i primi scovolini in elastomero», dice la make up artist. «Rimmel lancia quello con pettine, abbinato a una formulazione leggera, in gel. Sempre Rimmel realizza un mascara con doppio applicatore, uno per il colore e uno per un top coat volumizzante».

Anni 2010

Un meltin’ pot di forme, come icone di bellezza ci s’ispira alle star di Instagram e Internet. Come Kim Kardashian, con seno e fianchi abbondanti e vitino da vespa, che del contouring ha fatto il suo marchio di fabbrica. Gli occhi sono show off, uso di ciglia finte, qui abbiamo l’esplosione del colore sugli occhi e sulla bocca. Ma ritorna anche il “no make up”, promosso da star come Alicia Keys e Cameron Diaz. Il nude s’impone come nuovo modo di vivere il trucco, che deve esserci senza apparire e il mascara è appena accennato. Alla fine di questa decade il make up diventa sempre più genderless e anche gli uomini usano la matita e il mascara. «In questi anni i mascara vengono arricchiti di sostanze che promettono maggior volume e lunghezza, senza formazione di grumi e mantenendo le ciglia morbide al tatto», conclude Portomeo.

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