Le novità del 42esimo Congresso Sime: nel lockdown le richieste di trattamenti di medicina estetica sono salite del 64% negli USA, stesso trend anche in Italia

Si è appena concluso a Roma il Congresso Sime (Società Italiana di Medicina Estetica), questa volta in presenza,  con tutte le precauzioni imposte dal Covid-19. Tre giorni importanti dove i medici e gli esperti del settore hanno avuto modo di confrontarsi su tutte le novità della medicina estetica, un settore che, nonostante la pandemia, ha avuto una crescita esponenziale. «Parlare di estetica a distanza senza vederla risulta molto difficile», spiega il professor Emanuele Bartoletti, presidente Sime. «Per questo al posto del canonico mese di maggio abbiamo spostato il Congresso a luglio e devo dire che le adesioni sono state tante, anche da parte dei colleghi stranieri». Molti i temi nuovi che sono stati presentati, la medicina estetica si è rivelata una valvola di sfogo per tutte le persone che sono state chiuse in casa e che durante le chiamate via zoom hanno notato maggiormente i loro difetti sul viso.  Gli Usa hanno battezzato questo fenomeno “zoom boom”, l’Asps (American Society of Plastic Surgeons) ha riportato che nei mesi di lockdown c’è stato un aumento del 64% delle richieste di trattamenti di medicina estetica. L’Italia non si discosta da questo trend e registra un’impennata simile. I trattamenti più richiesti? I filler nell’area labiale (+42%), area zigomatica (+29%), il riempimento delle rughe naso geniene (+28%) con una distinzione di sesso e fascia d’età.

Rich girl face

I Millennials, la generazione nata tra i primi anni ’80 e la metà degli anni ’90, sono sempre stati attenti al loro aspetto estetico, ma adesso cresce anche la generazione Z, le ragazze under 30, con un approccio completamente diverso all’estetica.  «Il fenomeno è stato definito “Rich girl face” dal chirurgo plastico inglese Dirk Kremer – continua Bartoletti – e consiste nel voler mostrare con orgoglio labbra gonfie e zigomi pronunciati. Il ricorso al botox e ai filler diventa una specie di status symbol, sono ricca e posso permettermi questi trattamenti. Un fenomeno che ricorda per certi versi le “Russian Lips”, in voga dieci anni fa, quando le donne, specialmente le russe, mostravano con soddisfazione queste labbra innaturali e molto pronunciate. E’ un fenomeno sociologico che rivela la fragilità dei giovani, che cercano di crearsi la propria identità imitando i miti dei social media. In questi casi deve intervenire il medico estetico dissuadendo la paziente da tali richieste e consigliando il trattamento più idoneo secondo le reali necessità ».

Liquid Lifting

E’ una procedura non invasiva che consiste nel riempire con un filler a base di acido ialuronico o idrossiapatite di calcio determinate zone del viso, per riportare in tensione legamenti zigomatici o mandibolari che con l’invecchiamento si rilassano.  Entrando nel dettaglio si aumentano i volumi ossei in modo da riempire un poco quel ‘sacchetto svuotato’ e riportarlo verso l’alto – per esempio sullo zigomo o sulla mandibola – oppure s’interviene su quella parte che si trova davanti all’orecchio, dove c’è una struttura abbastanza importante, la fascia parotidea, che se riempita e gonfiata leggermente si porta dietro tutti i tessuti della parte intermedia del viso, quella della guancia. «Riempire l’osso significa aumentarne il volume, mettendo del filler sulla sua superficie per aumentarne la prominenza – continua l’esperto -. L’unica attenzione è che c’è un limite a questa operazione, non possiamo continua a “sollevare i tessuti” riempendo progressivamente la faccia delle persone perché si rischia di ottenere un effetto di viso “strapieno”, come purtroppo si vede in giro. Il target di riferimento per il Liquid lifting non è facile da individuare: ci sono visi già invecchiati a 30 anni causa di dimagrimenti eccessivi o cedimenti precoci, come donne che a 60 anni stanno benissimo perché dotate di zigomi prominenti che ritardano il cedimento dei tessuti. Possiamo dire che il trattamento è indicato in tutti i casi in cui si assiste a un cedimento dei tessuti molli che riguarda il viso, non il collo, in quest’area non è indicato.  La durata? Siccome s’impiegano filler che hanno una densità (cross-linkaggio) importante, anche la durata è importante, può essere sufficiente intervenire anche una sola volta ogni sette-otto mesi».

Nuovi device per diversi inestetismi

Adesso che si può togliere la mascherina all’esterno, la bocca riprende il suo ruolo di primo piano. Molti i filler dedicati a questa zona. Teoxane, per valorizzare la bellezza delle labbra, ha presentato due nuovi filler: RHA KISS, per un volume soft alle labbra, ideale per il primo trattamento e RHA 3 per dare più volume e rendere piena e sensuale la bocca. Il filler CG-Styler 600 di Seventy BG, è specifico per il codice a barre, quelle rughe molto sottili che compaiono sulle labbra. La novità sta nella combinazione tra acido ialuronico, reticolato con Pegde e un’alta concentrazione di un mix di peptidi. Per soddisfare le richieste di trattamenti estetici maschili, Neauvia ha messo a punto una linea di filler dedicati agli uomini, Intense Man per un effetto lifting, indicato per il profilo mandibolare e gli zigomi e Stimulate Man per ripristinare la perdita di volume soprattutto sul terzo medio, è anche indicato per le mani.  Il microneedling è una tecnica consolidata, indicata per stimolare la rigenerazione della pelle e curare diversi inestetismi, la nuova SkinPen Precision, made in USA, è un device che permette un trattamento ottimale su pelli di qualsiasi spessore e garantisce una penetrazione in profondità molto precisa in modo sicuro per il paziente. Un’altra terapia valida e consolidata è la carbossiterapia, che impiega l’anidride carbonica iniettandola per via sottocutanea e trova applicazione in diversi campi: per migliorare la circolazione veno-linfatica, per stimolare la ricrescita dei capelli, per il ringiovanimento cutaneo, per le smagliature.  Il nuovo macchinario Cdt Therapy Light rende più facile l’applicazione grazie al touch screen e a un innovativo stabilizzatore di temperatura che permette un’erogazione ideale del gas medicale, senza provocare alcun dolore alla paziente.

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