L’arte sulla pelle conquista Como: successo per la Tattoo Convention
Negli spazi del Centro Espositivo Lariofiere di Erba, dal 3 al 5 ottobre, si è tenuta la prima edizione della Como Tattoo Convention, un evento che per tre giorni – ha trasformato il cuore del Comasco in una fucina di creatività, arte e contaminazioni culturali.La manifestazione, ideata da Maria Elena Olcelli, titolare di Olcelli Farmaceutici, storica azienda comasca fondata nel 1944, nasce con l’obiettivo di valorizzare l’arte del tatuaggio in tutte le sue forme, unendo tradizione, sperimentazione e cultura. L’evento ha avuto una notevole affluenza oltre 5500 persone. «L’idea di creare questo convention nasce dall’insoddisfazione per le convention tradizionali, che possono essere senza anima e troppo commerciali», spiega Maria Elena Olcelli. «Ho voluto creare una convention completamente diversa, focalizzata sull’arte e sulla cultura. Il mondo del tatuaggio ha origini antiche che rimando all’arte, alla musica, ma è soprattutto un’espressione di sé. Il tatuaggio è il primo gesto cosciente con cui l’uomo si differenzia dal mondo animale. Un fenomeno culturale, antropologicamente importante, praticato in tutti i cinque continenti fin dalla nascita dell’uomo. Non dimentichiamo poi che l’Italia è il paese con più tatuati al mondo, con circa il 48% della popolazione che ha almeno un tatuaggio».
I tatuatori più importanti
L’evento si svolge su 44.000 mq totale e ha coinvolto moltissimi tatuatori. Il programma spazia dalle performance live dei tatuatori internazionali agli incontri di approfondimento, fino ai momenti dedicati ai più giovani. A dare prestigio alla kermesse tatuatori di fama mondiale, quali: Cristian Casas, artista spagnolo, che ha creato il manifesto e tutta l’immagine di questo prima happening, Lars Krutak, antropologo del tatuaggio e divulgatore delle tradizioni millenarie di questa pratica, Yomico Moreno, tatuatore venezuelano, specializzato in iperrealimo, famoso per aver tatuato “The Rock”, l’attore Dwayne Jonhson. E la famiglia Fercioni, pionieri del tatuaggio in Italia e fondatori del Museo del Tatuaggio di Milano. I componenti della famiglia Razzouk sono, invece, discendente di una delle più antiche dinastie di tatuatori al mondo. Attivi a Gerusalemme dal 1300, rappresentano un ponte tra spiritualità, pelle e memoria. Presente anche Stefano Alcantara,che sarà presente in giuria. E’artista-tatuatore di origini peruviane, che vive e tatua fra New York e Los Angeles ed è organizzatore della Convention di New York. E’ stata anche siglata una partecipazione con la New York Tattoo Convention e il vincitore del premio “Best of Show” otterrà uno stand gratuito alla convention di New York. Vincitore Riccardo Pini, tatuatore di Firenze del Black Flow Tattoo.
Contest e laboratori
Non solo spettacolo, la Como Tattoo Convention offre spazio anche al talento emergente. I contest per tatuatori metteranno in palio premi firmati dallo scultore comasco Filippo Borella, che porta in fiera anche il progetto artistico TrATTO, (dal francese trai d’union), ponte ideale tra l’arte e la body art e l’utilizzo del corpo come mezzo di libera espressione personale. Spazio anche alla Generazione Z con un progetto dedicato ai giovani dai 18 ai 30 anni. Un’occasione per i talenti emergenti di mettersi in gioco esprimendo appieno la propria creatività e la propria visione della società in un ambiente di totale accoglienza e rispetto. Saranno coinvolti studenti provenienti dai licei artistici locali e dalle scuole internazionali del fumetto, del tatuaggio e del design e i migliori talenti potranno poi fruire di una due giorni di full immersion nell’arte presso la Fondazione Rossini di Briosco a giugno 2026 in occasione del Solstizio d’Estate.