Modelle sfilano con abiti da sera blu e viola tempestati di cristalli durante la sfilata di Giorgio Armani alla Milano Fashion Week Primavera Estate 2026.

Milano Fashion Week PE 2026: la bellezza torna all’essenziale

Come ogni anno, le sfilate della Milano Fashion Week Primavera Estate 2026 hanno lanciato le nuove tendenze anche attraverso i beauty look. La vera protagonista resta la pelle radiosa, che sembra struccata ma è in realtà perfezionata da nuove tecnologie e tecniche di make-up sempre più raffinate.

«Credo ci sia, in questa stagione, un ritorno a un certo rigore», spiega Luca Mannucci, international make-up artist che ha curato diverse sfilate durante la MFW. «È come se la bellezza avesse deciso di fare un passo indietro, di spogliarsi del superfluo per ritrovare la sua autenticità. Forse è una reazione al periodo che stiamo vivendo, in cui tutto è veloce, eccessivo, spesso gridato: il trucco diventa allora una forma di introspezione, un modo per riscoprire se stessi senza maschere.

Già a New York e Londra si è percepito lo stesso cambio di direzione: è tramontato quel gusto per l’eccesso, per l’estetica esasperata e performativa, a favore di una bellezza più consapevole, pulita e raffinata, che lascia parlare la pelle e la luce. Il colore resta importante, ma non come protagonista assoluto: oggi è un accento, un segno di libertà più intimo, quasi sussurrato.

La tendenza è quella di un trucco che c’è ma non si vede, dove la tecnica è altissima ma invisibile. La pelle diventa il vero centro del discorso estetico — levigata, luminosa, vitale — come una tela che racconta la persona senza nasconderla. In alcuni casi si osa persino lasciare intravedere le occhiaie o le piccole imperfezioni, perché fanno parte del volto reale, dell’esperienza, dell’emozione. È un nuovo modo di intendere la bellezza: meno artefatto, più umano, ma non per questo meno sofisticato».

Modelle e modelli sfilano per Giorgio Armani con abiti in velluto e tulle blu notte illuminati da cristalli durante la Milano Fashion Week Primavera Estate 2026.

Alla Milano Fashion Week PE 2026, il make-up firmato Hiromi Ueda per Giorgio Armani Beauty valorizza la collezione con una pelle diafana e levigata, zigomi delicatamente scolpiti e occhi definiti da ombre blu cangianti: un look etereo che riflette la luce come un tessuto prezioso, in perfetta armonia con gli abiti di velluto e tulle scintillante.

Per Antonio Marras PE 2026, il make-up trasforma il viso in un gioiello: sopracciglia ornate da cristalli luminosi, pelle trasparente e trucco quasi impercettibile. Un equilibrio poetico tra artigianalità e leggerezza che illumina lo sguardo con un tocco di pura fantasia.

Pelle impeccabile accesa da un tocco di blush

Su una pelle radiosa, il blush torna protagonista e si reinventa in molte varianti. Max Mara porta il make-up nude a un nuovo livello: pelle uniforme e luminosa ma senza effetto glassy, con l’illuminante applicato a “3”, dalle tempie alla mandibola, e il blush solo nei punti in cui naturalmente si arrossisce la pelle.

Da Ferragamo, il focus è su un incarnato in HD, curato nei minimi dettagli, mentre da Prada il rossetto viene applicato sulle guance — un gesto rétro che dona freschezza e luminosità.
Per la sfilata di Missoni, Diane Kendal per Kiko Milano sceglie un incarnato dewy ma non lucido, con contouring leggero e pennellate di blush su zigomi e tempie. Da N°21, la pelle è naturale, con un tocco sun kissed che ricorda l’abbronzatura leggera dell’estate italiana: effetto ottenuto con il boyfriend blush basso sulle guance, in stile anni ’90.

Antonio Marras ha voluto una pelle idratata e luminosa, quasi bagnata, impreziosita da microperle Swarovski sugli zigomi per creare un effetto tridimensionale.
Nella sfilata di Emporio Armani, Hiromi Ueda, Global Make-Up Artist Armani, realizza un incarnato perfetto con zigomi sublimati da un blush leggero, scolpito da tonalità calde come bronzo e arancio ramato, in armonia con i grigi e i blu degli abiti: un omaggio raffinato e poetico al maestro.

Modella in passerella per Ferragamo PE 2026 con make-up naturale e incarnato luminoso, labbra nude e capelli corti effetto glossy.

Per la sfilata Ferragamo PE 2026, il make-up esalta la purezza dei tratti con una pelle perfettamente levigata e luminosa, labbra neutre e texture satinata che riflette la luce con discrezione. Un’eleganza essenziale che accompagna l’estetica fluida e sofisticata della collezione

Dolce & Gabbana celebra la femminilità mediterranea con un make-up luminoso e solare: incarnato dorato, labbra nude e occhi delineati da un tratto di eyeliner morbido che richiama l’eleganza senza tempo delle dive italiane.

Sguardo soft e tocchi di colore

Il trucco occhi spazia dal minimalismo grafico all’intensità drammatica, con un ritorno al mascara blu e agli ombretti pastello. Da Alberta Ferretti domina il verde dusty mint, una tonalità menta polverosa e perlata che illumina lo sguardo.
Blumarine sceglie sfumature marroni e verdi che si muovono con la modella, evocando i riflessi cangianti di coleotteri e libellule.
Da Luisa Beccaria, il make-up è onirico e delicato: iridescenze rosate e mascara blu sostituiscono il nero, come segno di rinascita primaverile, spiega Michele Magnani di MAC.

Vivetta rievoca l’immaginario marino con occhi colorati e pelle matt, mentre Diesel continua la sua estetica anti make-up: la make-up artist Inge Grognard traccia la rima ciliare con lo stesso scovolino del mascara per un tratto imperfetto e visivamente potente.
Da Marco Rambaldi, Maurizio Calcagno costruisce smokey antracite grafici dallo spirito grunge, mentre Dolce & Gabbana celebra la femminilità mediterranea ispirata a Malèna di Tornatore, con eyeliner allungato e labbra nude.
Da Missoni, infine, occhi allungati da matita sottile e mascara leggero completano un look fresco e naturalmente luminoso

Per la sfilata Luisa Beccaria il make-up firmato Michele Magnani per MAC Cosmetics racconta una femminilità eterea: pelle diafana e luminosa, sfumature rosate sugli occhi e labbra glossate effetto rugiada evocano la freschezza di un giardino primaverile, simbolo di grazia e rinascita

Modella in passerella per Max Mara PE 2026 con raccolto alto ispirato a Madame Pompadour e make-up naturale dai toni rosati.

Alla sfilata Max Mara PE 2026, il beauty look omaggia Madame Pompadour con un elegante raccolto alto dal volume regale e un make-up dai toni cipriati e rosati che scolpisce il viso con grazia. Un equilibrio perfetto tra classicismo e modernità, dove la raffinatezza settecentesca incontra la pulizia minimal contemporanea.

Modella in passerella per Jil Sander PE 2026 con make-up essenziale, pelle uniforme e sopracciglia pettinate all’indietro.

Minimalismo assoluto per Jil Sander PE 2026, dove il make-up celebra la purezza dei lineamenti con pelle levigata e naturale, sopracciglia disciplinate e labbra nude. Un look rigoroso ma raffinato, in perfetta sintonia con l’estetica pulita e architettonica della maison.

Modella in passerella per The Attico PE 2026 con wet look realizzato da Dyson e make-up luminoso effetto sunkissed.

Per la sfilata The Attico PE 2026, l’hair look firmato Dyson sceglie l’effetto wet hair, libero e sensuale, per esaltare la grinta urbana e la femminilità contemporanea del brand. Il make-up, fresco e luminoso, gioca su pelle dorata e riflessi sunkissed, creando un perfetto equilibrio tra glamour e naturalezz

Il ritorno del volume: code, raccolti e fiocchi per una nuova eleganza

L’hairstyling riscopre il fascino del volume e della morbidezza naturale.Da Ferragamo, il team di Virginie Moreira con Enzo Varca per Wella e Sebastian Professional propone raccolti medi e code attorcigliate su se stesse, lucide e ordinate.Max Mara rilegge lo stile Madame Pompadour con code alte cotonate fermate da fasce nere.The Attico, con il team Dyson e l’hairstylist Jawara, interpreta la “grazia scapigliata” con semiraccolti morbidi e fiocchi in vinile, in equilibrio tra rigore e seduzione.Da Luisa Beccaria, trecce francesi intrecciate a nastri evocano l’estetica anni ’80, mentre Scervino propone slicked hair e semi-raccolti più scenografici, chiusi da mini knot e radici lucide.Il rigore di Jil Sander si traduce in code basse tiratissime e texture naturali, mentre Missoni, con Damien Boissinot per ghd, sceglie chiome fluide e leggere: niente effetto wet, ma capelli lunghi e pieni, preludio a un’estate di libertà e leggerezza.

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